Sindrome da rientro

La sindrome da rientro esiste anche per cani e gatti. Ecco come affrontarla

La Befana ha portato via con sé le festività e ci ha gettati nel vortice della vita di sempre lasciandoci nella crisi della cosiddetta sindrome da rientro. Ma se crediamo che i nostri amici a quattro zampe siano esentati da questo periodo psicologicamente difficile sappiate che non è così anche cani e gatti soffrono di sindrome da rientro.

La Sindrome da Rientro per cani e gatti assume sicuramente connotazioni diverse, ma questo non la rende sottovalutabile. Vuoi il rientro a casa, vuoi l’inizio di un nuovo periodo da soli con i padroni che rientrano a lavoro, il post vacanza di mici e cani non è semplice.

Sindrome da rientro del gatto: chi ha detto che sono freddi e distaccati?

Definirli freddi e distaccati, o indipendenti non rende giustizia ai felini che invece sono animali abitudinari che soffrono cambiamenti di abitudini e ambienti.

Per questo anche il distacco dal padrone non è sempre semplice. Questo è uno dei motivi per cui, evitare spostamenti e lasciarli a casa con qualcuno che se ne prenda cura non è sempre sbagliato.

Questo non significa che non soffrano la vostra assenza, come anche il vostro rientro… Non appena iniziano ad abituarsi al/alla Pet Sitter… eccovi di nuovo a casa, con un nuovo odore, e nuovi suoni.

La reazione potrebbe essere un tentativo di qualche ora di snobbarvi o anche qualche dispetto, ma non preoccupatevi, presto tutti i capricci e le ripicche verranno accantonate.

Sindrome da rientro nel cane: la solitudine è un gran problema

Il cane è sicuramente un animale che soffre particolarmente l’assenza del padrone. Non per tutti è facile stare ore in attesa a casa e, se le vacanze illudono i quattro zampe con una situazione diversa di costante contatto con i padroni, anche se in nuovi ambienti e con nuovi ritmi, la fine di queste riportano alla dura realtà: le mura di casa e l’attesa giornaliera in solitudine.

Il cane può rimanere in un angolo da solo o dietro la porta di casa, oppure assumere un comportamento opposto e essere agitato, piangere, ululare e abbaiare.

Sicuramente non ci si può assentare da lavoro per superare il problema, ma si può dare qualche piccola rassicurazione al cucciolo.

Bocconcini premio, un nuovo gioco che lo mantenga impegnato e un bel po’ di tempo dedicato a lui in serata e nei weekend. Le abitudini del cane torneranno in breve quelle di una volta.

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