L’ipertiroidismo nel gatto:come affrontarlo?

L’ipertiroidismo nel gatto è una malattia piuttosto comune anche se se ne parla poco.

L’ipertiroidismo è una malattia ormonale. A causa di un malfunzionamento della ghiandola tiroidea che aumenta di dimensioni, viene prodotta una quantità eccessiva di ormoni, più specificatamente ormoni tiroidei.

Le cause dell’ipertiroidismo nel gatto 

Non è ancora del tutto chiaro cosa scateni l’ipertiroidismo nel gatto anche se tra le ipotesi maggiormente condivise sembra essersi l’anomalia genetica.

In molti vedono poi una correlazione piuttosto forte tra incidenza della malattia e utilizzo di cibo in scatola (scatole con aperture a strappo). Non ci sono prove definitive a sostegno di questa idea anche perché molti gatti che contraggono la malattia non mangiano realmente cibo in scatola

Sicuramente con l’avanzare dell’età del gatto aumenta l’incidenza della malattia: il maggior numero di casi di ipertiroidismo nel gatto si evidenziano dopo i 7 anni di vita.

I sintomi dell’ipertiroidismo nel gatto

I segnali che evidenziano la possibilità che il gatto possa soffrire di ipertiroidismo sono numerosi.

Tra i principali potreste notare una perdita di peso improvvisa ed eccessiva, vomito, diarrea, aumento della necessità di bere e di conseguenza anche l’aumento dell’urina, irrequietezza, iperattività, pelo secco e arruffato, respiro affannoso, debolezza.

Come diagnosticare l’ipertiroidismo nel gatto

Anche il veterinario non può diagnosticare l’ipertiroidismo seguendo esclusivamente i sintomi che comunque sono numerosi come l’aumento della dimensione della tiroide percepibile al tatto, il battito cardiaco accelerato, atrofia muscolare, l’ipertermia,

 E’ necessario infatti un esame specifico del sangue e successivamente con la misurazione degli ormoni tiroidei soprattutto del TT4 (la tiroxina totale).

Come curare l’ipertiroidismo nel gatto

Una volta diagnosticata la malattia il veterinario può decidere di affrontare la patologia con farmaci antitiroidei o con iodio radioattivo. Nei casi più gravi viene comunque consigliato di asportare parte o tutta la tiroide.

L’utilizzo di medicinali antitiroidei portano all’utilizzo del principio attivo del Tiamazolo che, nonostante tutti i vantaggi del caso, ha anche delle controindicazioni come la letargia, la perdita di appetito ed il vomito.

Prevenzione dell’ipertiroidismo nel gatto

Essendo i gatti anziani particolarmente sottoposti alla malattia è bene, dopo i sette anni prevedere una frequenza biannuale dei controlli veterinari

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