Perros 000

Cenni sulle normative contro il maltrattamento degli animali

Perros 000Si può fare del male atroce ai tuoi migliori amici? Ebbene, tutto ciò è possibile, specialmente quando si parla di animali domestici. I maltrattamenti, gli abbandoni, le torture sono, purtroppo, all’ordine del giorno; tuttavia esistono leggi ben precise in materia.

“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.”

Così afferma l’Articolo 544ter del Codice Penale sul maltrattamento degli animali. A questo, si aggiungono le cosiddette circostanze aggravanti. Il terzo comma dell’art. 544ter stabilisce, infatti, una particolare circostanza aggravante ad effetto speciale, che si concreta nell’ipotesi in cui dalle condotte previste dal 1° comma derivi la morte dell’animale in questione. Per arrivare all’aggravante, il decesso deve avvenire per conseguenza non voluta del maltrattamento, e della quale l’agente neppure ha accettato il rischio. In caso contrario, si arriverebbe al reato di uccisione di animali.

Inoltre, nel 2010 è stato introdotto il reato di traffico illecito di animali da compagnia. Si intendono, in questo caso, quei soggetti che, al fine di conseguire un profitto, per mezzo di un’ attività organizzata o reiteratamente introducano, trasportino, cedano o ricevano a qualunque titolo in Italia cani e gatti sprovvisti di sistema di identificazione individuale (microchip o tatuaggio), documentazione sanitaria e non muniti, ove richiesto, di passaporto europeo per animali da compagnia. Le pene? Una reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 3.000 a 15.000 euro.
Insomma, le normative esistono, ma da qui ad aver risolto il problema ce ne passa. La crudeltà è sempre all’ordine del giorno…

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