Dare il cane in adozione: scelta dura a volte necessaria

E’ una decisione difficile quella di dare il cane in adozione: si tratta di un membro della famiglia, ma in situazioni particolari può essere necessario dover affrontare il problema. Quì ti diamo alcuni consigli per scegliere una casa e una famiglia giusta e come affrontare il processo.

Dare il cane in adozione: possono abituarsi ad una nuova casa?

L’argomento è alquanto spinoso e spesso sui social fa dilagare discussioni che possono prendere pieghe poco piacevoli. Il punto è che non stiamo qui di certo a dire sia giusto cedere il proprio cane perché ci si è stancati di accudirlo, ma dare il cane in adozione può essere una decisione necessaria e difficile da dover prendere.

E’ difficile rispondere alla domanda in modo semplice, anzi, diciamo pure che è difficile dare una risposta univoca per ogni cane. Bisogna studiare la specie e di conseguenza anche il cane a cui si vuole cambiare casa.

Alcuni cani sono più portati ai cambiamenti, altri li vivono come un processo insopportabile. Bisogna comunque distinguere quello che il cane vuole e riesce ad affrontare da quello che vogliamo noi, via ogni empatia… proviamo ad essere concreti e distaccati.

Per discorso generico (molto generico) il cane è un animale sociale che ha bisogno di un branco, con il tempo è in grado di adattarsi ad una nuova situazione, ma tempi e modalità, come detto cambiano di cane in cane.

Rinunciare alla proprietà del cane o cedere la proprietà

Come padroni di cani lo sapete, il cane è registrato entro i 30 giorni dalla nascita all’anagrafe canina e, sempre all’anagrafe canina, il proprietario deve comunicare entro 15 giorni l’acquisizione di un cane che è nato al di fuori della propria regione, la morte, la cessione o il cambio di residenza.

Insomma, qualsiasi cosa decidiate di fare è bene contattare l’anagrafe canina.

– Cessione di proprietà del cane

E’ compito del proprietario trovare la migliore sistemazione possibile per il cane in quanto responsabili legalmente oltre che moralmente dell’animale.

Scandagliati parenti, amici o messi annunci e valutata la famiglia adottiva bisogna occuparsi degli aspetti legali. La cessione di proprietà non crea nessuna difficoltà naturalmente.

Nel momento dell’inserimento del microchip il veterinario consegnerà al proprietario un foglio con tutti i dati di registrazione. Su quel foglio si trova anche una sezione dedicata al passaggio di proprietà dove eventualmente verranno segnati i dati del nuovo padrone del cane con i relativi dati.

In caso non si ritrovi il foglio originario si deve fare richiesta all’anagrafe canina.

Il passaggio di proprietà deve poi essere segnalato all’Asl di zona. Il nuovo proprietario dovrà presentare:

– Denuncia di iscrizione all’anagrafe

– ricevuta di un versamento a favore dell’Asl di zona di 8€

– Originaria iscrizione all’anagrafe

– documento e codice fiscale di vecchio e nuovo proprietario

– Rinuncia della proprietà e cessione al canile municipale

Se non si trova nessuna possibilità di cedere il cane a famiglie disponibili l’opzione canile municipale è sempre disponibile anche se un proprietario amorevole e costretto a cedere il cane non apprezzerà di certo l’idea.

La inseriamo comunque come possibilità e come alternativa migliore all’abbandono su strada che purtroppo è ancora molto frequente

Nel caso di cessione al canile si deve presentare una dichiarazione sostitutiva ove si dichiare di avere oggettive difficoltà di gestione e mantenimento del cane e di voler chiedere al canile comunale l’accoglienza dell’animale. Al momento della cessione del cane al canile si dovranno pagare 300€. Il proprietario dovrà sostenere anche le spese veterinarie se, nel momento dell’ingresso, il cane risultasse malato.

Dare il cane in adozione: le associazioni cinofile

In caso si abbia difficoltà a trovare privatamente un nuovo proprietario per il proprio cane, una ulteriore alternativa è rivolgersi alle associazioni cinofile di zona.

Le associazioni cinofile hanno possibilità di allargare il giro delle potenziali famiglie adottive e, oltre questo, hanno a disposizione varie strutture di ricovero sia pubbliche che private. 

 

 

 

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