Cinofilia

Cinofilia e unità cinofila, che vuol dire?

CinofiliaSentiamo spesso, e in vari contesti, il termine cinofilia, unità cinofila, ma che vuol dire per l’esattezza?

Tutto ciò riguarda l’educazione del cane, il suo addestramento. Educare il cane significa sviluppare le sue qualità, insegnargli a comportarsi bene in casa e pure fuori, a camminare al guinzaglio senza tirare, a tornare subito quando lo si chiama, rispondere bene al richiamo e così via. Un valido educatore valuta il carattere e le tendenze di sviluppo comportamentale soggettive del cane. Poi c’è da sapere ambiente fisico e sociale, abitudini, orari, tipi di interazioni, ecc. L’educatore prende il cucciolo da zero e gli insegna a vivere bene nella nostra società, oppure lo si rieduca nel caso di un animale adulto. Nel caso però di un cane con problemi comportamentali, si dovrà invece parlare di terapia comportamentale. Tante sono le figure professionali presenti oggi, che si occupano proprio di tutto ciò. Magari potrà essere lo stesso veterinario di fiducia a dare qualche consiglio o nominativo di fiducia.

Per quanto concerne l’unità cinofila, si intende il binomio formato da un cane e dal suo conduttore. Di solito è un termine che viene impiegato per indicare i binomi appartenenti a servizi di polizia o forze armate. Attenzione però, perché “unità cinofila” viene spesso erroneamente utilizzato per indicare il reparto che incorpora i cani da servizio. Infine, c’è distinzione tra unità cinofila per servizi preventivi, definita anche unità cinofila da polizia o unità cinofila da pattuglia (composta da un operatore di polizia ed un cane addestrato a immobilizzare tramite il morso o la percussione in museruola, soggetti pericolosi od ostili) ed unità cinofila per attività di polizia giudiziaria (composta da un conduttore operatore di polizia ed un cane addestrato a fungere quale strumento di scoperta di sostanze oggetto di ricerca per finalità di polizia giudiziaria).

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