Gato enervado_pola_presencia_dun_can

Il linguaggio dei gatti

GliGato enervado_pola_presencia_dun_can animali non parlano! Questa è una sentenza che troppo spesso sentiamo in giro. Sì, non comunicano con la lingua degli esseri umani, ma hanno un loro specifico linguaggio e, per coloro che vi prestano la giusta attenzione, si fanno capire pure bene.

Innanzitutto ci sono le famose fusa che, secondo gli esperti, potrebbero avere lo stesso significato del sorriso umano, quindi quando le fanno vogliono esprimere contentezza, ma anche dimostrare la loro serenità ed il loro essere appagati. Si tratterebbe della primissima forma di linguaggio fra la mamma ed i suoi cuccioli, che poi divenuti adulti utilizzerebbero pure con l’uomo. Questa volta, però, gli esperti si dividono e non c’è un pensiero comune. Ed il miagolio? Vi è un miagolio per chiedere del cibo ed è quello piuttosto insistente poi, ad esempio, quello per farsi aprire una porta, quello per ricevere attenzioni e così via. Insomma, chi tiene in casa un gatto, non può che familiarizzare a dovere con il suo linguaggio ed i vari modi di esprimersi. Il gatto, invece, soffia quando è spaventato, ma attacca solo se non può proprio evitarlo. Possiamo dire che si tratta di un chiaro avvertimento. L’attacco è poi veloce, quindi “prevenire è meglio che curare”! Anche la coda ha un ruolo importante ed il micio ne è molto geloso. Quando, ad esempio la agita troppo, vuol dire che l’animale è parecchio nervoso, irrequieto. Quando è in fase di caccia, pronto per agguantare una possibile preda, la tiene abbassata e stesa a terra. Insomma, tanti modi per esprimersi e per parlarci…

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